Ognuno di noi ha provato la netta e improvvisa sensazione di aver già vissuto, in un passato indefinibile, situazioni assolutamente identiche: di aver già conosciuto una persona che incontra per la prima volta, di aver già visto un luogo nel quale in realtà non è mai stato. Impressione cui si accompagna l´acuta consapevolezza che quella percezione non corrisponde ad alcun ricordo effettivo. Eppure, la sensazione di rivivere frammenti di passato è, per alcuni istanti, così imperiosa da indurci a credere in un ritorno del passato. Questo fatto, apparentemente banale ma assai conturbante, ha dato per lungo tempo adito all´idea che dietro di esso potessero celarsi la trasmigrazione delle anime, l´eterno ritorno dell´identico o gli inganni del demonio. Il déjà vu e le sue anomalie hanno sedotto scienziati, filosofi, poeti. Attraverso l´analisi di poesie di Shakespeare, Rossetti, Verlaine e Ungaretti, delle teorie filosofiche di Bergson, Benjamin e Bloch e di ipotesi mediche del passato e del presente, Remo Bodei offre una viva ricostruzione delle diverse storie che si intrecciano su questo tema, e propone una rigorosa e suggestiva spiegazione del fenomeno.